Chiamata anche "Millefoglie, Sanguinella, erba militare, Trementina, Erba del Diavolo", è un'erbacea dal fusto slanciato e molto duro. Le foglie alternate, pennate, lunghe e frastagliate. In primavera-estate compaiono i capolini fiorali, bianco e rosato, piccoli e riuniti in vistosi corimbi. Molto diffusa in tutta Italia, in prati incolti e lungo i sentieri, è vulneraria, antifiammatoria, antipiretica,
stomacachica, antispasmodica, sedativa.
Tra giugno e settembre si raccolgono i fiori, ma le foglie anche più avanti, finchè sono verdi.
L'infuso di fiori secchi è utile per raffreddore, influenza, magari abbinato ai fiori di sambuco; combatte i dolori mestruali e aiuta la digestione. Il succo fresco viene usato come cicatrizzante su piaghe e ferite.
Con i fiori freschi invece si può preparare un buonissimo e aromatico liquore, quello che ho preparato io oggi: la grappa all'Achillea. Basta aggiungere una ventina di fiori (ombrelli) ad un litro di grappa di buona qualità, esporre al sole per 30 giorni, agitando ogni giorno; trascorso il tempo filtrare, aggiungere 6 cucchiai di miele e imbottigliare.
USI MAGICI
Una pozione da provare durante i rituali, per mantenere la concentrazione e aprire la mente si può ottenere con un cucchiaino di fiori secchi in infusione in acqua bollente per 5 minuti.
Poi il decotto sempre di fiori aggiunto all'acqua per lavare i pavimenti, allontana le vibrazioni negative.
L'olio essenziale di Achillea, oltre a essere gradevole, posto dietro alle orecchie e alla base della gola, infonde coraggio nelle situazioni in cui ne abbiamo bisogno.
Si può anche creare un incenso protettivo, soprattutto per i bambini, mescolando una parte di fiori di achillea a una parte di foglie di salvia, una di aghi di pino e una di semi di finocchio.
Informazioni tratte da "Erbe che curano" Giunti Demetra
e "Il grande libro delle piante magiche" di Laura Rangoni
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