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Visualizzazione dei post da maggio, 2016

Il Grande Faggio

Ti mando l'abbraccio di un Albero Antico la saggezza che scorre come linfa sospesa la chioma vasta, sembra una chiesa la luce del sole, è cosa divina sei in basso il tronco ti sostiene la schiena sei in alto non sei più come prima. C.R.

Pentacolo

Cinque dita Cinque punte Cinque elementi Racchiusi in un cerchio Il nero Il rosso Il bianco della Luce I colori della Dea A cui tutto mi riconduce C.R.

Beltane in Tenda Rossa

Sabato 22 Maggio, Luna piena in Sagittario In Tenda Rossa Vicenza, ci riuniamo, donne e uomini a festeggiare La Luna di Beltane Il Risveglio della Natura, la fertilità e l'amore La sessualità in ognuno di noi Il fuoco, simbolo di passione ma anche di ispirazione Fuoco che dobbiamo coltivare  Energia che nutrirà i nostri progetti Buona vita a tutti Che i fuochi di Bel esaudiscano i vostri desideri )O( 
"Bel gatto, vieni sul mio cuore ardente Ritira l’ unghie e lasciami Annegar nel tuo occhio rilucente D’un lumo d’oro e agata. Quando si perdono le mie dita lente Nel tuo capo e l’elastica Groppa ti palpan voluttuosamente Come per trarne un brivido, rivedo la mia donna: ha nello sguardo, come te, bestia amabile, un taglio freddo e pungente di dardo e tutt’intorno al bronzeo suo corpo un’aria fine, un infingardo perfido effluvio naviga." C. Baudelaire – Le fleurs du mal

L'Inizio, prima della Fine

La miglior difesa è l'attacco dicono. Di sicuro non resterò con le mani in mano... Questo blog diventerà il mio diario, Libro delle Ombre, il mio percorso di Strega, di persona consapevole delle energie sottili che il Tutto intorno a noi possiede. Degli influssi che possono modificare le nostre vite, le nostre scelte. Quando si tocca il fondo, si prende la spinta per risalire, anche se l'ossigeno è poco e si annaspa. Ma le mie gambe sono allenate e non mi darò per vinta. Tiriamo fuori le armi, streghe, se le cose non vanno, le facciamo andare noi. Un abbraccio )O(

Sogni

Ho sognato infinite scale da quando ho ricordi, da quando ero più giovane. Scale di tutti i tipi e materiali che si libravano fino ad altezze impossibili o che si sviluppavano in orizzontale, per quanto assurdo. Una cosa sola in comune, l'estrema esilità della loro struttura. Sembravano sempre sul punto di infrangersi e cadere in mille pezzi. E magari trascinare anche me nella loro caduta, di cui non scorgevo la fine. Ricordo una scala in legno orizzontale, unica unione tra due pianerottoli all'interno di un palazzo altissimo e stretto (una torre forse?), dovevo raggiungere l'altro pianerottolo dove ad attendermi c'erano alcune donne, di cui non rammento i volti. Su ogni gradino vi era appoggiato un libro ed io non capivo come potessero rimanere in equilibrio su quei piccoli paletti rotondi. Anch'io mi avventuravo su quella scala a pioli orizzontale, ma ero terrorizzata dalla possibilità di cadere nel vuoto. Arrivai quasi alla fine, quando il piolo sot