Poco alla volta le giornate si allungano e anche se l'inverno ancora stringe con la sua gelida morsa, qualcosa sta cambiando. Per i nostri antenati questo era un periodo difficile, dato che le scorte alimentari cominciavano a scarseggiare e il ritorno della primavera era accolto con grande aspettativa.
Per i Celti Imbolc significava "grande pioggia", riferito probabilmente alla stagione, ma anche ad una purificazione dalle impurità invernali.
Chiamato anche Oimelc, significa invece "lattazione delle pecore" o Imbolg per "nel grembo" con riferimento simbolico al risveglio della Natura nel grembo della Madre Terra.
Imbolc è una delle quattro feste celtiche, con Beltane, Lughnasad e Samhain, dette "feste del fuoco", perchè l'accensione rituale dei fuochi e falò ne costituiscono una caratteristica essenziale.
Non vi erano grandi celebrazioni tribali in questo buio e freddo periodo dell'anno, ma le donne dei villaggi si riunivano insieme per celebrare la Dea della Luce. Infatti in Europa veniva onorata Brigit (o Brighid o Brigantia) Dea del Triplice Fuoco: patrona dei fabbri, dei poeti e dei guaritori. Il suo nome deriva dalla radice "Breo" : fuoco, il fuoco della fucina, dell'ispirazione e dell'energia guaritrice.
Nell'Inghilterra del nord, terra dell'antica Brigantia, la ricorrenza era denominata "giorno delle levatrici", mentre in Irlanda si preparano le croci di Brigit, utilizzando le spighe di cereali dell'ultimo raccolto, così come queste spighe si trasformano nei semi per il nuovo raccolto, la vecchia Dea si trasforma nella nuova, e Brigit rappresenta la giovane Dea della primavera.
"La mattina del giorno di Bride
il serpente uscirà dalla tana
Non molesterò il serpente
e lui non molesterà me."
Il serpente, animale totemico di Brigit, è il simbolo della terra e delle forze naturali in crescita, decadimento e rinnovamento.
Il presupposto per una nuova vita è però la purificazione. Via le scorie vecchie, le impurità del passato.
Per celebrare Imbolc, adottiamo una dieta più leggera, puliamoci dentro e purifichiamoci. Pensiamo anche alle nostre abitazioni. Una bella pulizia e una purificazione con l'incenso.
Purifichiamo anche la nostra mente, per consentire alla luce della Natura rinnovata di entrare in noi.
Un rituale molto semplice può essere quello di accendere una candela bianca dicendo "Accendo la fiamma di Brigit per illuminare il mio cammino". Si può meditare sui nosri bisogni di purificarci e di allontanare cose e aspetti della vita che non ci piacciono più, sulle cose nuove che invece vogliamo portare nelle nostre esistenze. Passiamo per le stanze della nostra casa con la candela accesa, in senso orario, per portare energia. Alla fine spegniamo la candela dicendo "Spengo la fiamma di Brigit per farla vivere in me" e si visualizzi la luce della candela che entra dentro di noi.
Blessed be )O(
da "Feste pagane"
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