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Le Anguane

Conosco tante Anguane. E non vivono tutte nel bosco. Le Anguane o Acquane, per tradizione, sono spiriti femminili dei boschi molto presenti nelle leggende del Nord Italia. La storia  dice che si potevano vedere vicino ai corsi d'acqua, biancovestite, a fare il bucato nelle notti di luna piena. Dolci e bellissime fanciulle dai lunghi capelli che però potevano rapidamente trasformarsi in bisce per non farsi scoprire (o colpire). Spesso sposavano uomini mortali e si distinguevano per doti particolari e abilità che tramandavano agli uomini. Per me la Anguane sono donne speciali. Vivono tra la gente comune, ma non sono come gli altri. Sono donne eccezionali, che hanno quel qualcosa in più. Che magari soffrono e si interrogano più di altre. Per cui la vita a volte è più difficile. Chiamatele Anguane, Streghe, Zingare. Sono donne di cui è impossibile non innamorarsi, donne che con la loro forza ammaliano. E vorrei farvele conoscere...
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Al nuovo gusto di Primavera

 Sento che l'inverno sta finendo quando mi accorgo che al mattino gli uccellini ricominciano a cantare. A volte mancano ancora giorni all'equinozio di primavera, alla data canonica, ma se le temperature si fanno meno pungenti, questi piccoli messaggeri alati ci avvisano che la stagione sta cambiando. Le giornate si allungano impercettibilmente già da gennaio in un crescendo inesorabile.  La Natura riprende lentamente la sua attività dopo che i semi hanno riposato sotto la terra. Tenere erbette spuntano e l'inizio della Primavera è il momento migliore per coglierle. Un'erba umile, forse odiata, sicuramente temuta ma dalle tante proprietà è l'ortica: buona in cucina, buona per la nostra salute e bellezza, è un'infestante frequente da trovare lungo i cigli dei sentieri, nelle radure boscose, tra macerie di case abbandonate. E' preferibile raccogliere le cimette nuove o solo le foglie quando la stagione avanza e si può usare fresca od essiccata all'ombra. In

Tonico al Rosmarino

Avete mai sentito parlare dell'acqua della Regina d'Ungheria, una colonia a base di rosmarino, con il quale la Regina Elisabetta conservò il suo viso giovane e senza rughe fino all'età di settanta anni? La leggenda narra che fu creata ancora nel 1300, un distillato di rosmarino e alcool, antenato dell'acqua di colonia. Si diceva che bevendolo e usandolo sulla pelle si potesse rimanere giovani e in salute. Tralasciando le pozioni magiche è indubbio che il rosmarino abbia molte proprietà e non solo culinarie. I suoi principi attivi infatti aiutano a normalizzare la pelle grassa, contrastare la formazione di brufoli, sono stimolanti e riepitelizzanti, favoriscono cioè la formazione di nuovi strati della pelle Data l'abbondante disponibilità di rosmarino che ho in questo periodo, perché non produrmi un tonico fatto in casa con ingredienti semplici che abbiamo tutti? Un tonico per uso esterno, da usare dopo la pulizia del viso, capiamoci, non ho intenzione di berlo e non

La Maga delle Spezie di Chitra Banerjee Divakaruni

  Sarà che amo i sapori dell'india e tutti gli autori indiani che ho letto mi hanno incantata per il loro modo poetico di scrivere ma questo romanzo l'ho amato. Tilo e le sue spezie, che possono curare o dannare, la sua vita di maga al servizio degli altri, un amore che però metterà tutto in discussione (come a volte accade, anche senza essere una maga).        Mi ha ricordato un pò Chocolat della Harris ma il modo di scrivere è un'altra cosa: più suggestivo, mistico, poetico e simbolico. C'è l'iniziazione, il percorso, le tante vite di persone comuni con le loro difficoltà. Ti smuove l'anima. Consiglio♡

La Farmacia Naturale

  Anche il solo uscire nei campi e boschi ti cura: il movimento, il faticare (sudare fa bene, limitatamente) il respirare aria pulita baciati dal sole, fa bene al corpo ed allo spirito. Se poi unisci la raccolta di erbe curative allora hai trovato la tua farmacia naturale. Oggi raccolgo ancora Iperico per farlo seccare ed usarlo poi in decotto e lei, l'aromatica e profumata Achillea Millefolium. Chiamata anche Millefiori, Millefoglio, Sanguinella, è ricca di proprietà: antinfiammatoria, antipiretica, antispasmodica, sedativa e vulneraria. Si raccoglie ora a giugno, fiorita, tenendo foglie e sommità fiorite e facendola seccare all'ombra. Io la uso in infuso per i dolori mestruali principalmente e in abbinamento con altre erbe in caso di febbre, influenza e raffreddore. Essendo molto aromatica viene anche impiegata per grappe al profumo di montagna )O(

Tempo d'estate

  In pieno tempo del Solstizio d'estate torno lassù, dove tutto è più chiaro e il respiro si fa leggero. Sì perché nonostante la fatica di arrivarci quando arrivo lì mi sento piena di energia e lieve come una piuma portata da questa piacevole brezza di oggi. Come un magico portale, il bosco si apre su questa radura sulla cresta del monte: un altro mondo. In questi giorni di energia potente, dove le proprietà delle erbe sono al massimo è inevitabile che la mia attenzione venga catturata da vari esemplari.  Qualcuno disse "Attorno a casa crescono le medicine di cui hai bisogno". La potenza del Sole, le erbe, gli spiriti del bosco che in queste notti di Mezza Estate si fanno sentire, tutto è magia )O(
  Le linee, le ombre, i colori cupi che mi piacciono. Un mondo rovescio in una pozzanghera, un volto nascosto, il verde esplosivo.       La nostalgia che mi dà il biancospino in fiore, ricordi di un fuoco in un cerchio di donne che ci starebbe lì poco lontano dal noce. Struggimenti persistenti.   Dal web. "Nella mitologia romana, il biancospino è la pianta consacrata alla dea Flora (la dea della primavera) e alla dea Maia (la dea del mese di maggio), secondo la leggenda si narra che la dea Maia imponeva la castità e, quindi, durante il suo mese non si potevano celebrare matrimoni. In casi veramente eccezionali quando celebrare il matrimonio era necessario, per placare le eventuali ire di Maia, si dovevano accendere in suo onore cinque torce fatte di legno di biancospino. In epoca medioevale durante il mese di maggio era usanza popolare mettere un albero di biancospino nella piazza del paese, questo veniva poi riccamente decorato e qualche giorno dopo si celebrava una
 " Yama no yuki furu  tote mi ni mo narinikeri" "Sulla montagna, cade la neve, da poterla sentire."  Issa, Haiku scelti Stamattina esco un po', nonostante la pioggia sottile e fredda che sta lentamente sciogliendo la neve caduta ieri. Il mondo da bianco e puro com'era si sta trasformando in un luogo fangoso e triste che deprime anche me. Banshee come sempre trotterella davanti a me, annusando rametti e tracce, lasciandone di queste ultime lei stessa nella poca neve rimasta. All'ingresso del Boschetto si ferma: sono cadute varie piante e ostruiscono l'entrata. Il peso della neve bagnata e il vento hanno lasciato il segno e più avanti troveremo altri alberi caduti, radici nude rivolte ora verso il cielo. Sul sentiero delle Tane mi blocco io, troppe tracce che non conosco, mi fermo e osservo bene: cinghiali, numerosi esemplari sono passati di qui. Ingenuamente mi guardo attorno, non li ho mai incontrati dal vivo ho solo visto segni del loro passaggio, p